La mano nella mano di 22 famiglie: aiuti a Cavenago

“La nostra associazione ha sostenuto economicamente famiglie in difficoltà attraverso l’erogazione di contributi a sostegno del reddito, attraverso il pagamento di utenze e spese mediche, spese condominiali e buoni spesa, il saldo della rata dell’affitto o del mutuo”: lo spiegano da Cavenago Brianza i volontari della onlus La Mano nella Mano.

Ma non ci si è fermati qui: l’intervento di sostegno è stato strutturato a 360° e, per la prima volta quest’anno, si è arricchito di nuove attività, tra cui quella di counseling – avviata grazie alle competenze di un nuovo volontario, che ha seguito così tre casi di fragilità psicologica. Confermata la distribuzione di generi alimentari con cadenza almeno settimanale e il finanziamento di borse lavoro e di tirocini formativi. Le famiglie sono state accompagnate nella gestione delle risorse a loro disposizione attraverso azioni di tutoraggio. La onlus è anche intervenuta tre volte per gestire situazioni di sfratto a seguito di inadempienza nel pagamento dell’affitto o del mutuo.

La goccia che fa traboccare il vaso” è stato selezionato dalla Fondazione attraverso il bando 2019.3 dedicato all’Assistenza sociale: con il contributo deliberato, pari a 12mila euro, sono state aiutate 22 famiglie per un totale di 89 persone. Obiettivo del progetto sì aiutare le persone in difficoltà economica attraverso interventi strutturati di sostegno e di accompagnamento, ma anche “riattivare” le famiglie coinvolte per renderle autonome.

“Il contributo della Fondazione – hanno spiegato dalla onlus – rappresenta una risorsa fondamentale per l’attuazione dei nostri progetti, soprattutto negli ultimi tempi in cui, per quanto siano ancora necessarie risorse ingenti, si assiste invece a un calo dei contributi privati”. E il problema legato alla soluzione abitativa sembrerebbe essere quello che emerge con forza sempre maggiore: “Assistiamo – hanno precisato ancora dalla onlus – a un incremento di sfratti dovuti a inadempienza di pagamenti: diventa così sempre più difficile trovare soluzioni abitative per famiglie che che non abbiano sufficienti disponibilità economiche o un reddito derivante da un impiego stabile”.

Si è confermato anche l’aiuto per il recupero di mobili e di elettrodomestici usati. Non da ultimo, la onlus ha iniziato a rappresentare sempre di più anche un punto di riferimento per chi cerca una badante per un familiare disabile o per chi cerca lavoro temporaneo. “Il nostro intervento vuole rappresentare quello di una goccia che fa traboccare il vaso di una situazione stagnante. Per questo motivo è stata anche modificata la modalità dei nostri interventi, cercando di stimolare un senso di appartenenza e ridurre la distanza tra chi dona e chi riceve aiuto”.

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