Nasce l’Osservatorio ProAna, per la prevenzione dell’anoressia online

L’Osservatorio Nazionale ProAna per la prevenzione dell’anoressia online, promosso dalla Fondazione Maria Bianca Corno, si pone come organismo di monitoraggio, prevenzione e ricerca riguardante il fenomeno ProAna e ProMia (pro bulimia) nei siti in lingua italiana attraverso un’informazione scientificamente accurata nelle comunità virtuali con azioni volte alla prevenzione e psicoeducazione online e nelle scuole. Obiettivi quelli di orientare gli utenti a rischio verso i servizi clinici territoriali e di stimolare le ricerche scientifiche per una migliore comprensione del fenomeno in Italia, favorendo un confronto e un dibattito tra le varie agenzie coinvolte. Il progetto, che ha preso il via nel luglio 2018 e che si è concluso nel settembre 2019, è stato selezionato dalla Fondazione della Comunità MB attraverso il bando 2018.3 dedicato all’assistenza sociale.

“L’Osservatorio ha nel web il suo primario campo di lavoro, costellato da miriadi di blog e spazi virtuali dove è anche possibile perdersi. Un non-luogo privo di strutture fisiche, ma pieno di parole e pensieri che creano canovacci scritti a più mani che veicolano significati collettivi e nuove identità. Ma questi non-luoghi, privi di adulti ed esperti, possono rivelarsi spazi contaminati dalla sofferenza e da rituali alimentari e corporei che possono mettere a rischio la salute psichica e fisica dei giovani utenti”, spiegano i referenti del progetto.

Il progetto ha coinvolto due giovani volontari che si sono occupati dell’identificazione dei siti ProAna attraverso precisi criteri di inclusione. È stato creato un elenco aggiornato, composto da 44 siti e da 14 profili Instagram. Il team ha monitorato e raccolto i loro principali contenuti, identificando eventuali fattori di rischio o comportamenti psicopatologici. Non sono mancate diverse difficoltà di accesso ad alcuni siti, che richiedevano credenziali. E, gradualmente, si è venuti a conoscenza anche un numero sempre maggiore di gruppi Whatsapp dedicati all’argomento. Comunque, dove possibile, sono state messe in atto mirate azioni di sensibilizzazione. Sono stati scritti diversi articoli sul fenomeno, ora sottoposti a verifiche scientifiche.

Non sono mancate attività nelle scuole: il progetto ha coinvolto due istituti superiori, il Mosè Bianchi di Seregno e l’Einstein di Vimercate, per un totale di 291 studenti.

Tra le altre iniziative promosse (come la diffusione dell’iniziativa attraverso molteplici canali e attività di fundraising), la creazione del sito dell’Osservatorio nazionale ProAna, a cui si può accedere anche dal sito della Fondazione Maria Bianca Corno, e la realizzazione di un video sul fenomeno, disponibile su YouTube.

 

 

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