A seguito dell’emergenza sanitaria che ha portato gli utenti con disabilità – anche grave – della cooperativa a una domiciliarità forzata, gli operatori hanno messo in campo diverse strategie per mantenere i contatti: messaggi Whatsapp, telefonate quotidiane, supporto psicologico on line, tutorial per attività di terapia e musicoterapia.
“Questi presidi – hanno spiegato da Solaris- non sono però fruibili per tutti gli utenti perché molti non dispongono degli strumenti adatti”.
Il contributo della Fondazione servirà all’acquisto di 20 tablet per il sostegno dei casi più gravi.
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La Fondazione ha stanziato il primo contributo.
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