Lavoro, casa e integrazione per i più fragili

Il Fondo Speranza è un Fondo di solidarietà dedicato al lavoro e alla casa
e, più in generale, ad avviare l’integrazione delle persone in maggiore difficoltà, fragili per motivi personali o di contesto,
residenti nella Provincia di Monza e Brianza, sia italiani che stranieri.

OBIETTIVI

INTEGRAZIONE

La lingua e la conoscenza dei servizi rimangono uno degli ostacoli maggiori all’integrazione. Sul territorio si registrano innumerevoli iniziative che intervengono in modo qualificato offrendo occasioni formative quasi sempre a titolo gratuito. È necessario un sostegno per garantirne la continuità e farne crescere la qualità.

Lavoro

All’interno del sistema di politiche attive già presente sul territorio, il Fondo si
propone di individuare progetti innovativi e integrativi da sostenere attraverso percorsi virtuosi che coinvolgano gli stakeholder territoriali, così da promuovere la formazione professionale e l’inserimento lavorativo.

Abitare

Il sostegno all’abitare rappresenta la sfida più complessa, anche economicamente. L’esperienza maturata dal pubblico e dal terzo settore possono rappresentare lo stimolo adatto nel sostenere soluzioni calmierate che permettano di affiancare soluzioni abitative autonome a percorsi di integrazione.

Le origini

Il Fondo Speranza nasce dall’esperienza di gestione del Fondo Hope, promosso dagli enti no profit che fanno capo alla Rete Bonvena. Dall’aprile 2014 all’aprile 2019 hanno beneficiato dei contributi del Fondo Hope 2.328 giovani stranieri: circa 25 anni la loro età media. In particolare, il Fondo Hope ha permesso a 1.219 persone di frequentare corsi professionali, mentre 760 hanno potuto usufruire di tirocini aziendali e borse lavoro. Sono stati 295 i voucher di buona uscita erogati e, infine, 53 i contributi a sostegno all’autonomia abitativa.

Lo sviluppo

Le novità legislative definite tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 riguardo la gestione dei flussi migratori hanno portato alla necessità di ripensare il Fondo Hope, che è stato chiuso il 30 aprile 2019, rispettando i contratti e i percorsi formativi in corso e continuando a garantire a tutti gli ospiti presenti all’interno del progetto di accoglienza una “buona uscita” al termine del loro percorso.

La proposta di un nuovo Fondo è stata avanzata durante il convegno che è stato organizzato a Monza il 31 gennaio 2019. In occasione di “In Brianza l’accoglienza ha funzionato. E adesso?” è stata lanciata la campagnaBrianza che accoglie“, con lo scopo di sensibilizzare la comunità sugli effetti negativi di una normativa che non si ponga come obiettivo quello dell’integrazione.

Sostegno e solidarietà sono presto arrivati da oltre 300 associazioni, enti e imprese hanno aderito all’appello ed espresso il loro sostegno e la loro solidarietà. Viste le premesse, gli enti che avevano seguito da vicino la vicenda del Fondo Hope hanno iniziato a interrogarsi su cosa fare in futuro: è nato così un gruppo di lavoro con l’obiettivo di progettare un nuovo fondo di solidarietà.

Il nuovo Fondo Speranza

Si è deciso di non voler disperdere né rinunciare alle buone prassi attivate col Fondo Hope: pertanto l’obiettivo è diventato quello di rilanciare il fondo in chiave brianzola e con base allargata, spostando il baricentro da Rete Bonvena, che ne rimane uno dei promotori e che può mettere a disposizione il know how acquisito, a tutto il territorio provinciale e ai suoi soggetti politici e sociali.

L’allargamento del fondo a una base comunitaria territoriale ha consentito di portare alla formulazione di altre ipotesi di sostegno sociale non più solamente limitate alla condizione migratoria: pertanto, destinatari del nuovo fondo tutte le persone che si trovano in condizioni di vulnerabilità e di fragilità sociali e che necessitano di azioni di integrazione e inclusione sociale.

Il Fondo può già contare su un capitale di 50.000 euro. Si pone l’obiettivo di raccogliere ulteriori risorse da parte di enti, aziende, associazioni e privati cittadini.

Chi partecipa

Il comitato promotore che ha lavorato nell’anno della pandemia per mettere a punto il progetto è costituito da Rete Bonvena, CGIL Monza e Brianza, CISL Monza Brianza Lecco, UIL Monza e Brianza, Caritas della Zona Pastorale V della Diocesi Ambrosiana, Centro di servizio per il Volontariato di Monza, Lecco, Sondrio e Fondazione della Comunità di Monza e Brianza onlus.

Hanno aderito al Fondo Speranza Apa Confartigianato Imprese Milano – Monza e Brianza, Confcooperative Milano, Lodi, Monza e Brianza, il Forum provinciale del Terzo Settore Monza e Brianza, Legacoop Lombardia e Unione Artigiani della provincia di Milano e Monza e Brianza.

Attraverso il Forum provinciale del Terzo Settore MB hanno aderito la cooperativa sociale Solaris, Fondazione Stefania, C.A.D.O.M. Centro Aiuto Donne Maltrattate Monza, Meta cooperativa sociale e Consorzio Comunità Brianza.

Il Fondo Speranza gode del patrocinio istituzionale della Provincia di Monza e Brianza, del Consiglio di rappresentanza dei Sindaci di Ats Brianza, del Tavolo di Sistema del Welfare.

Il comitato di erogazione individuerà strumenti e modalità a cui gli enti non profit dovranno fare riferimento per presentare le progettualità elaborate.

Un fondo aperto

Il Fondo è aperto: chiunque può contribuire con donazioni e incrementare così le risorse a disposizione.
È possibile effettuare un bonifico intestato alla
Fondazione della Comunità di Monza e Brianza
Iban: IT03 Q05034 20408 000000029299
Causale: Fondo Speranza

Le donazioni alla Fondazione permettono di usufruire delle agevolazioni fiscali per le Onlus, previste dalle norme vigenti.

Se ti serve la ricevuta fiscale invia i tuoi dati a segreteria@fondazionemonzabrianza.org

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