“La casa delle bambine”: a Barlassina un nuovo luogo per l’accoglienza

Un luogo che renderà ricco il vivere quotidiano, perché questo è il momento in cui stringere nuove alleanze con i genitori e tornare a prendersi cura dei bambini e delle bambine, con un’attenzione ancora maggiore rispetto a quella riservata loro in passato. È con questo spirito che l’associazione Natur& onlus, in rete con la Fondazione Porro, il Comune di Barlassina, l’Ufficio di piano di Seregno, Musicamorfosi, il Circolo Legambiente “Laura Conti”, Il Mosaico Interculturale onlus e Cadom Monza, ha messo a punto “Dalla casa delle suore alla casa delle bambine”.

Il progetto è stato selezionato dalla Fondazione Mb nell’ambito del bando 2021.4 dedicato all’assistenza sociale e si propone di accogliere e di rilanciare l’eredità delle suore di Santa Giovanna Antida Thouret che, a Barlassina, per oltre un secolo, si sono impegnate nella cura e nell’educazione di bambini e di bambine nell’età della scuola dell’infanzia. «La Fondazione Porro, con cui per la prima volta ci troviamo a collaborare nel campo della tutela ai minori – ha spiegato Gemma Beretta, membro del consiglio direttivo di Natur& – è tornata ad avere tra le sue disponibilità l’edificio abitato a lungo dalle suore e ha pensato di condividere con noi l’idea di trasformarlo in un luogo dedicato all’accoglienza”. Un’eredità femminile, che vuole porre particolare attenzione alle madri e alle bambine, senza per questo escludere un agire indirizzato anche ai padri e ai bambini.

La casa delle suore verrà trasformata in comunità educativa in parte residente e in parte diurna per minori nella fascia d’età della scuola primaria e secondaria di primo grado, favorendo in particolare l’accesso al servizio da parte di figlie, figli di genitori, che – per i più disparati motivi (come la perdita dell’altro genitore per malattia o grave problema comportamentale, la separazione e l’abbandono) – sono rimasti soli nel crescere e nell’educare e che riconoscono l’importanza di un aiuto qualificato per offrire ai propri figli un’opportunità concreta di crescita emotiva e di istruzione. Non appena saranno ultimati i lavori di adeguamento della struttura, le attività potranno prendere il via: si prevede nel corso della prossima estate.

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