“Fare rete per gettare Reti”: un anno con la parrocchia di Bellusco

Il progetto nasce con l’intento di costruire una rete di lavoro e di collaborazione con le diverse realtà presenti sul territorio, coinvolgendo con modalità nuove preadolescenti, adolescenti, giovani e famiglie. “Fare reti per gettare Rete” è promosso dalla parrocchia San Martino Vescovo di Bellusco, in rete con le altre parrocchie della comunità pastorale Santa Maria Maddalena e con la Caritas: selezionato attraverso il bando 2019.7 dedicato a “Educare con gli oratori“, si è svolto lungo l’intero corso del 2020.

Numerose e articolate le azioni messe in campo.

Intanto l’implementazione di un servizio di doposcuola rivolto ai preadolescenti in collaborazione con l’istituto comprensivo del territorio: un servizio che ha previsto un primo momento dedicato alla ricerca di volontari e di giovani universitari che avrebbero poi seguito i ragazzi nello svolgimento dei compiti. Contemporaneamente si è lavorato con la scuola, per individuare gli alunni che avrebbero potuto frequentare il servizio e con quale frequenza. All’avvio del progetto, in presenza fino allo scorso febbraio, è seguita una fase dedicata alla sua rimodulazione: le modalità in presenza e a distanza sono state attivate a seconda dell’evolversi dell’emergenza sanitaria.

Restyling poi per il sito della Comunità Pastorale, al cui interno è stato creato un “Oratorio virtuale” grazie a cui i ragazzi e le famiglie hanno potuto partecipare alle attività educative comunque organizzate durante i periodi di chiusura dell’oratorio.

La creazione di una “Banca del tempo” ha portato al coinvolgimento di diversi volontari per la riqualificazione e la manutenzione degli spazi dell’oratorio. La pandemia ha portato a una ridefinizione delle azioni previste: così, sono state attivate collaborazioni con l’amministrazione comunale per la messa a disposizione di volontari che potessero assistere le persone in difficoltà con la consegna della spesa a domicilio e altri servizi – tra cui, con la collaborazione della Caritas parrocchiale, la preparazione e la distribuzione di pacchi alimentari. All’associazione Amici della Parrocchia l’oratorio ha fornito alcuni giovani volontari per l’apertura della piattaforma ecologica del paese, solitamente gestita da anziani – di cui si è preferito tutelare la salute.

L’attività di supervisione pedagogica ha costituito un proseguimento del percorso avviato nel 2018/19 con la collaborazione di un consulente esterno e rivolto agli operatori professionali presenti negli oratori. Gli incontri, previsti inizialmente con cadenza mensile, a causa della pandemia sono stati realizzati in numero minore rispetto a quello inizialmente previsto.

L’ultima azione messa in atto è stata quella di predisporre dei momenti formativi rivolti ai volontari adulti che frequentano l’oratorio. E se la pandemia ha bloccato sul nascere l’avvio del ciclo di incontri, non sono mancati altri approfondimenti rivolti ai volontari “storici”, il cui contributo è stato fondamentale per la realizzazione dell’oratorio estivo.

“I progetti e le attività hanno subito un arresto improvviso e ci è voluto un po’ di tempo per ripartire, con modalità differenti e nuove. Si è resa necessaria una riprogettazione delle azioni e degli strumenti per raggiungere gli obiettivi prefissati, ma proprio questo grande lavoro di pensiero e di programmazione ha permesso di raggiungere il maggior numero degli obiettivi prefissati”, spiegano dalla parrocchia.

 

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