“Distanti ma non sole”: Cadom sempre più sul territorio

“È stato forte il bisogno di metterci nella condizione di riappropriarci del territorio e di farlo a modo nostro, distinguendoci per il nostro modo di guardare alla violenza domestica e, più in generale alla violenza di genere e, dunque, alle azioni per contrastarla”: lo scrive Cadom – Centro aiuto donne maltrattate tra le prime righe della relazione che ripercorre gli obiettivi raggiunti – e non sono pochi – del progetto “Distanti ma non sole“, sostenuto dalla Fondazione MB con la Call 02 per la Fase 2.

Tra le finalità dell’iniziativa quelle di fornire uno spazio di ascolto in cui offrire orientamento e informazioni sui provvedimenti emanati a seguito dell’emergenza sanitaria, con particolare attenzione alla rete di associazioni presenti sul territorio e, proprio sul territorio, estendere la presenza di Cadom, con l’intenzione di incontrare il maggior numero possibile di donne che, a causa dell’isolamento forzato, avrebbero potuto peggiorare o nascondere la propria condizione di fragilità.

E allora le azioni concrete: la creazione a Vedano al Lambro, presso Casa Francesco, gestita dagli Amici dell’Unitalsi, di uno spazio dedicato e idoneo alle attività da svolgere (aperto il lunedì e il giovedì dalle 10 alle 12), la promozione dell’esistenza dello spazio e la sua organizzazione (dalla creazione del team all’allestimento dei locali) e l’ascolto attivo di dodici donne di età compresa tra i 20 e i 65 anni. “Abbiamo potuto offrire a sei di loro un breve ciclo di consulenze psicologiche di supporto alla genitorialità per un complesso di 30 ore. Cinque delle donne accolte hanno accettato di iniziare presso la nostra sede di Monza un percorso di uscita da situazioni di maltrattamento intra familiare divenute intollerabili nel periodo pandemico”, spiegano da Cadom.

Alla serata di presentazione del progetto, lo scorso 11 settembre, ha fatto seguito l’organizzazione di incontri specifici e di attività di formazione per le operatrici coinvolte. Cadom, si legge in conclusione, “si ritiene soddisfatto per i risultati raggiunti, sia per il numero di beneficiare coinvolte sia in termini di sperimentazione di un nuovo modo di stare sul territorio che troverà sviluppo” nel corso del 2021.

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