In bilico: uno spettacolo per spiegare i DCA

barra_rossa15578237_1608556395837566_394177417989141504_o  I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie molto diffuse nella nostra società, anche se spesso non riconosciute o sottovalutate. Chi è affetto da anoressia e bulimia non ha soltanto un rapporto problematico con il cibo, ma si trova in una situazione di profondo disagio psicologico: a essere in crisi è l’identità stessa della persona.

15541191_1608556372504235_8115593000835191979_nLa Fondazione Maria Bianca Corno opera dal 1997 in questo settore, promuovendo la ricerca, l’assistenza dei malati e la sensibilizzazione della popolazione. In quest’ottica si colloca il progetto Emozioni nel cucchiaio – finanziato con i fondi del bando “Sostegno alle criticità familiari” della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza(2015) – che ha visto numerose famiglie con figli che soffrono di DCA partecipare a incontri con uno psicologo su come raggiungere un’alimentazione consapevole.

15622043_1608556312504241_5724425675134340199_nLo spettacolo teatrale si colloca come momento finale di questo percorso. L’obiettivo è far conoscere la Fondazione Corno e il lavoro svolto durante il progetto e parlare al pubblico di DCA. Così va in scena In Bilico. Lo spettacolo nasce da un’esperienza personale ed è ormai qualche anno che gira per i palcoscenici della Lombardia. È la storia di una donna a bordo di un treno lanciato a tutta velocità verso una meta sconosciuta che, a un tratto, decide di scendere.

Inizia in questo modo il suo viaggio. Sulla sua strada trova una vecchia gitana, un bambino paranoico che conta tutto ciò che lo circonda, una principessa che sta sola in una torre, un ragazzo che passa la sua giornata a guardare il sole. L’incontro con ciascuno di questi personaggi surreali rappresenta un’occasione per comprendere se stessa, confrontarsi con le proprie paure e riflettere sulla propria identità. Essi in realtà non sono altro che vari travestimenti di Lollo e Dado, un buffo duo, che segue di nascosto la donna nel suo viaggio e in un certo senso la “guida”. Questi due personaggi, che costituiscono il controcanto comico alla condizione di smarrimento e dubbio della protagonista,si fanno anche portatori di profonde riflessioni esistenziali, felicità tempo morte, sempre tenendo un tono leggero e sorridente.

La performance dei tre attori, Valentina Papis, Ylenia Santo e Matteo Castagna, che da soli ricoprono tutti i ruoli, è notevole, come evidente è la passione che li muove. Lo spettacolo coinvolge, ma non è di facile comprensione per la densità di tematiche e spunti. Tante sono le metafore che, più o meno apertamente, fanno riferimento al mondo dei disturbi alimentari e non tutte si riescono a cogliere di primo acchito. D’altronde trasporre sul palcoscenico la complessità di tale mondo è tutt’altro che un’operazione semplice.

Un altro progetto della Fondazione Maria Bianca Corno, L’ABC dei DCA, è stato selezionato con il bando YB 2016. Esso prevede degli incontri nelle scuole per approfondire queste tematiche. In seguito verranno reclutati alcuni ragazzi, che andranno a realizzare, insieme agli esperti della Fondazione, una campagna di sensibilizzazione sui principali social network. Parallelamente vi saranno anche alcuni incontri rivolti a genitori e insegnanti.

Guido, membro del gruppo di studenti Youth Bank

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