L’outdoor school di Creda per imparare nella natura

Percorsi didattici da svolgersi all’aperto per le classi della scuola dell’infanzia, delle elementari e delle medie: ecco il cuore di “Outdoor school“, il progetto promosso dalla onlus Creda, che ha sede nel parco di Monza, e selezionato dalla Fondazione MB con la Call 01 per la Fase 2.

“L’obiettivo è stato quello di individuare nuove modalità per introdurre nella scuola la didattica all’aperto come strategia pedagogica per migliorare la normale attività curriculare e, soprattutto in questo momento, anche come valida modalità di prevenzione del contagio da Covid-19. Inoltre, la necessità di tornare al lavoro in presenza o anche in modalità agile comporta per molti genitori la difficoltà a far vivere ai propri figli occasioni di crescita e socialità in spazi sicuri e adeguati. Sotto questo aspetto, gli spazi all’aperto possono quindi porsi come validi e sicuri contesti di apprendimento e socializzazione. Per quanto riguarda la didattica, il progetto “Outdoor School” si pone l’obiettivo di mettere a punto con i docenti procedure, attività e strumenti di didattica all’aperto utilizzabili negli spazi di prossimità della scuola e che possano integrarsi nella normale attività curriculare in tutti gli ambiti disciplinari”, spiegano dalla sede di Cascina Mulini Asciutti.

Al progetto hanno partecipato intanto gli istituti comprensivi di Villasanta, “Confalonieri” di Monza e “Papa Giovanni XXIII” di Vedano al Lambro e tante altre scuole del territorio sono state messe intanto a conoscenza dell’iniziativa. I riscontri si sono dimostrati positivi fin da subito, tanto che 113 insegnati hanno manifestato il loro interesse a partecipare, per un coinvolgimento complessivo di 81 classi: alla fine, gli insegnanti che hanno partecipato ai corsi di formazione sono stati 158. Durante gli incontri sono stati co-progettati singoli moduli didattici o specifiche attività da svolgere all’aperto.

Italiano, geografia, matematica, scienze, educazione motoria ed educazione artistica: le tematiche affrontate sono state numerose. Il progetto, spiegano da Creda, “ha saputo rispondere all’esigenza, molto diffusa, di riscoperta del valore degli spazi aperti. Oltre a questo, le diverse esperienze sviluppate hanno consentito a molti docenti di scoprire un nuovo modo di fare didattica, utilizzando i contesti in outdoor come innovativi strumenti di apprendimento, pienamente integrabili con tutti gli altri. Un portato di innovazione che il 2020 potrà forse portare alla scuola è proprio l’aver scoperto le potenzialità pedagogiche di due strumenti per certi versi agli antipodi: il digitale e l’outdoor”.

Ma non ci si ferma qui. Perché “una collaborazione, che potrebbe portare presto a degli sviluppi positivi per il progetto, è nata con la Scuola Polo per l’Inclusione per la provincia di Monza e Brianza che si è fatta promotrice di una rete per la presentazione di un progetto europeo Erasmus+ sul tema dell’outdoor education. A dicembre si è svolto un primo incontro con altri soggetti interessati a sviluppare un progetto sull’outdoor education, tra cui l’ufficio scolastico e lo stesso istituto comprensivo di Villasanta. Nell’immediato verrà poi data continuità allo svolgimento delle attività di sperimentazione con le classi anche grazie a un piccolo sostegno di Regione Lombardia e all’apertura di una campagna di raccolta fondi dedicata per la quale sono stati presi i primi contatti con un paio di aziende private interessate a sostenere il progetto”.

Maggiori informazioni su sul sito creda.it.

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