“No one out” contro l’esclusione sociale: il progetto di Aeris

Si è conclusa la nuova edizione di “No one out. Con altri occhi contro l’esclusione sociale“: promosso dalla cooperativa sociale Aeris, è stato sostenuto anche dalla Fondazione della Comunità MB attraverso il bando 2021.4 dedicato all’assistenza sociale. Il progetto è stato realizzato per aumentare la consapevolezza degli studenti rispetto a cause e ripercussioni che hanno nella società l’esclusione sociale, la povertà educativa e le discriminazioni.

Guidati da esperti, ragazze e ragazzi hanno affrontato in profondità i temi trattati attraverso simulazioni, giochi di ruolo, contributi multimediali e un’intervista diretta a una persona che ha dovuto subire una migrazione forzata, conoscendo così una storia di difficoltà ma anche di ripartenza. Alla base di ogni incontro c’è stato un costante dialogo basato sul confronto tra le storie ascoltate e la consapevolezza del proprio percorso sociale attuale, inevitabilmente legato alla crisi pandemica e alle sue ripercussioni.

Sono state coinvolte 62 classi di 13 differenti plessi scolastici: 27 della primaria, 22 della secondaria di di primo grado e 13 di secondo grado:  si parla complessivamente di 1400 alunni e di 150 professori. Per ogni classe sono stati organizzati due incontri di due ore scolastiche ciascuno.

Uno dei momenti più coinvolgenti di “No One Out” – spiegano da Aeris – è stata l’intervista a una persona che ha sperimentato sulla propria pelle l’esclusione derivante da una migrazione obbligata, nello specifico da una nazione dell’Africa subsahariana: conoscendo i motivi della fuga, le emozioni provate, le decisioni prese per superare i pericoli e i momenti difficili, gli studenti hanno potuto toccare con mano una storia personale spesso mai sentita prima, e utile a rielaborare le proprie reazioni di fronte alle avversità. In classe si è dialogato molto e sono sorte ogni volta decine di domande, da quelle più leggere a quelle più intense, per esempio cosa significhi fuggire da una dittatura, attraversare il deserto del Sahara o il mare su una barca inadatta allo scopo.