“Ogni mia casa”: al Binario 7 tornano le Ri-Belle

Con la Giornata internazionale della Donna le Ri-belle tornano a mettersi in mostra al Binario7 di Monza

Dopo due anni le Ri-Belle tornano con “Ogni mia casa“. La Grande Casa e la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza portano al teatro Binario 7 la mostra nata dalla partnership tra La Grande Casa scs onlus e Sorgenia a sostegno delle donne in uscita da situazioni di violenza e maltrattamento. Le opere verranno esposte, per la prima volta insieme ai venti autoritratti creati nel primo laboratorio Ri-Belle, dall’8 al 20 marzo nello spazio espositivo dell’Urban Center di via Turati, a Monza.

Venticinque donne si sono messe in viaggio per riflettere su un simbolo che è centrale nell’esperienza di chi è costretto a lasciare i propri luoghi e le relazioni che li hanno abitati per affondare altrove le proprie radici.

La casa, per queste donne, rappresenta molte cose: il nido, l’approdo sicuro, il rifugio, ma anche la gabbia, il posto dove spesso le difficoltà sono cominciate. Rifletterci significa fare un viaggio nel proprio mondo interiore, per riappropriarsene e, “mattone dopo mattone”, ricostruirlo su nuova fondamenta.

Il laboratorio “Ogni mia casa” è stato curato da Elisabetta Reicher, l’artista che ha già seguito il primo progetto Ri-Belle, nella convinzione, condivisa da tutte le realtà coinvolte, del potere rigenerativo dell’arte e della bellezza.

Con l’utilizzo di una tecnica mista, donne ed educatrici sono state chiamate a lavorare su una casa tridimensionale in legno, immaginando che le quattro pareti fossero la “tela bianca” su cui rappresentare la propria abitazione o le emozioni legate a quel luogo ideale e reale. Durante il laboratorio le donne hanno inoltre elaborato pensieri, riflessioni e poesie che faranno parte dell’allestimento della mostra.

Mettere in mostra le opere delle donne significa poter parlare di violenza di genere ed empowerment in un modo nuovo e con un nuovo linguaggio, lontano dagli stereotipi di genere e soprattutto dal “paradigma della vittima”: un modo vitale e generativo, proprio come il lavoro che hanno fatto le donne sulla capacità di ri-bellarsi, di agire e tornare al bello. La mostra è patrocinata dall’Ordine dei Giornalisti della Lombardia e dal Comune di Monza.

Dopo essere stata allestita al Sole24Ore e nella sede di Sorgenia, nel marzo 2020 la mostra era già pronta per iniziare il suo tour, ospite delle Fondazioni di Comunità: si stava lavorando al suo allestimento negli spazi del Binario 7, quando venne annunciato il primo lockdown.

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