Saper leggere il libro del mondo: torna il Festival delle Geografie

È tempo della terza edizione del Libro del Mondo, il Festival delle Geografie: appuntamento a Villasanta, negli spazi di Villa Camperio, dal 15 al 19 settembre. Promosso da La Casa dei Popoli e dal Comune di Villasanta, con la collaborazione e il sostegno di numerose realtà del territorio (tra cui la Fondazione Mb), il Festival si concentra su un interrogativo: “Dove inizia la fine del mare?“. Questione, questa, che sarà indagata da tanti punti di vista e secondo le angolazioni di numerose sfaccettature.

“Un titolo giocoso e provocatorio, che ci porterà a concentrarci su un elemento base della vita come è l’acqua e sulla centralità e importanza delle grandi distese blu nel determinare i destini dei popoli e il mondo in cui viviamo”, scrivono gli organizzatori.

Dagli interrogativi degli antichi greci, che osservando l’orizzonte mettevano per primi in discussione la possibile sfericità del globo terracqueo, ai portoghesi che solcavano gli oceani in cerca di spezie e chissà con quale idea di altrove. Dalle popolazioni degli arcipelaghi australi, di cui in Europa si perdono facilmente tracce, nomi e riferimenti, alle popolazioni litoranee che hanno visto arrivare dal mare conquistatori vecchi e nuovi. Ancora: le guerre per l’acqua, la sfida ecologica, la nuova sete che attanaglia tanti paesi ed è resa più insopportabile dal surriscaldamento globale. E poi l’Italia, la nostra penisola sdraiata nel Mediterraneo, come fosse – usando le parole di Erri de Luca – un braccio teso verso le terre d’Africa.

“Con questa edizione del Festival – proseguono – vogliamo immergerci, entrare in mare, guardare da lì, farci un nuovo vocabolario. Non più solo acqua come fascia blu interposta, solcata distrattamente come se fosse la stessa in ogni luogo, come se avesse un’unica faccia da trovare in ogni sperduta baia del mondo. Il mare è spazio vissuto, sono tanti luoghi quanti sono i marinai, i pescatori, i lavoratori delle piattaforme petrolifere, gli studiosi, gli sportivi, gli umani e gli altri viventi che lo abitano e lo frequentano. Il mare ha i suoi paesaggi e vorremmo scoprirli perché ne sappiamo davvero molto poco, noi terrestri.

Come per ogni esercizio di buona geografia, anche quest’anno, cercheremo in primo luogo di sconfessare alcuni luoghi comuni, capovolgere la visuale, ma anche di raccontare storie vere e importanti, immaginarie e meravigliose. Lo faremo come sempre attraverso presentazioni, discussioni, momenti di formazione, spettacoli, film, fotografie, letture e, se sarà possibile, attraverso giochi e laboratori per tutte le età. Anche questa volta navigheremo il tema seguendo più rotte, muovendoci nello spazio e nel tempo, nella speranza di dare sempre qualche strumento in più per leggere e orientarsi tra le pagine del Libro del Mondo”.

A questo link il programma completo: clicca qui.

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