Metamorfosi

Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti

Raccolta in corso
Obiettivo:
136.800,00 €
Raccolto *:
100.000,00 €
Nessuna donazione raccolta

* L’importo delle donazioni raccolte non si aggiorna automaticamente ma a seguito delle verifiche effettuate dalla Fondazione.

Raggiungimento obiettivo

73%

Il progetto

Sul legno di quelle imbarcazioni, dirette a Lampedusa, hanno viaggiato persone in fuga dalla guerra, dalla fame e dalle persecuzioni. Ora quel legno sarà trasformato in oggetti di carattere sacro: un processo che coinvolgerà le persone detenute nella Casa Circondariale di Monza, che saranno regolarmente assunte per costruire rosari, croci e altri oggetti sacri in collaborazione con la Fabbrica della Basilica di San Pietro.

Il progetto “Metamorfosi” è promosso da Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti e nasce in collaborazione con il Ministero degli Interni, il Ministero della Giustizia e l’Agenzia delle Dogane, Accise e Monopoli.

Le persone detenute sono scelte in collaborazione con l’area educativa del carcere che conosce ogni persona e il rispettivo percorso di consapevolezza rispetto ai reati commessi: un aspetto essenziale poiché fondamentale per il reinserimento sociale della persona è la presa di coscienza dei propri errori.

Il laboratorio di falegnameria all’interno del carcere di Monza lavorerà in sinergia, in particolare, con il laboratorio di falegnameria del carcere di Rebibbia, che fa sempre parte del progetto “Metamorfosi”.

I primi 500 rosari realizzati saranno donati a papa Francesco come segno di un progetto che pone al centro la dignità dell’essere umano, per costruire attraverso segni concreti una cultura che si opponga a quella dell’ “indifferenza”.

Approfondimenti

Di fronte alla tragedia contemporanea che vede il mar Mediterraneo come il più grande cimitero d’Europa e di fronte al dramma a cui stiamo assistendo quotidianamente di milioni di persone in fuga dalla guerra, la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti ha voluto pensare a un progetto culturale e di conoscenza.

Ecco allora “Metamorfosi“: per richiamare l’attenzione verso ogni persona costretta a fuggire dal proprio paese a causa di guerre, persecuzioni e fame. Perché la proposta di porre lo sguardo su questi temi avviene attraverso non solo una metafora, ma una vera e propria metamorfosi: quella del legno dei barconi, trasportati dal molo Favarolo di Lampedusa in alcune carceri italiane per essere trasformato in strumenti musicali e in oggetti di carattere sacro. “Metamorfosi” affinché le persone e soprattutto i giovani possano conoscere una realtà, quella dei migranti, che viene spesso rimossa, guardata con indifferenza o affrontata e raccontata in modo ideologico. Perché a trasformare il legno dei barconi provenienti da Lampedusa in oggetti di speranza sono le persone detenute che vengono coinvolte nel progetto.

Il cortometraggio dedicato a “Metamorfosi” è stato proiettato alla 79esiama edizione del Festival del Cinema di Venezia ed è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L’idea

Nel dicembre 2021 la Fondazione Casa delle Arti e dello Spirito chiede a Francesco Tuccio, falegname di Lampedusa, di portare dei legni ai laboratorio di liuteria e di falegnameria della casa di reclusione di Milano-Opera: sarebbe stati utilizzati dalle persone detenute, con la sua supervisione, per costruire dei presepi, che potessero essere un segnale di speranza per tutti, credenti e non credenti.

Il violino e l’orchestra del mare

Con alcuni dei legni delle imbarcazioni e utilizzando un’antica tecnica è stato costruito il primo “violino del mare” e la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti ha chiesto all’allora ministro degli Interni Luciana Lamorgese sessanta imbarcazioni provenienti dal molo di Favarolo, a Lampedusa, così da realizzare, all’interno della liuteria del carcere di Opera e di altre liuterie presenti in diverse carceri italiane, gli strumenti necessari a costituire una “Orchestra del mare“. Sotto la supervisione di maestri liutai, un secondo violino, una viola e un violoncello saranno ultimati entro la fine dell’anno, nel corso del 2023 saranno costruiti altri sei violini e durante il 2024 si lavorerà ad altri otto strumenti ad arco.

Gli sviluppi futuri

Gli strumenti ricavati dai barconi viaggeranno, suonati dalle orchestre italiane e straniere che aderiranno a “L’Orchestra del Mare”. Il loro viaggio testimonierà il dramma che vivono quotidianamente migliaia di persone migranti in tutto il mondo. Non solo, però: nei laboratori di liuteria e di falegnameria delle carceri (al momento quelle di Milano- Opera, Monza, Genova, Rebibbia e Secondigliano), verranno costruite migliaia di croci da donare alle scuole italiane. Nel carcere di Monza e in quello di Rebibbia a Roma saranno realizzati rosari che verranno donati al papa.

Le scuole e il Museo del Violino di Cremona

“Metamorfosi” è anche un progetto di conoscenza. Tre barconi sono stati posizionati all’interno della casa di reclusione di Milano-Opera a formare una “piazza del silenzio”: al suo interno gli studenti delle scuole e delle università potranno partecipare a una visita guidata. Grazie al protocollo di intesa sottoscritto con il Museo del Violino di Cremona i violini entreranno a far parte della collezione permanente del museo e saranno utilizzati per momenti di natura didattica rivolti alle scuole.

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