Artisti nell’educare: con le Minime oblate un caleidoscopio di attività per oltre ottanta bambini

Un caleidoscopio di attività che ha coinvolto oltre ottanta minori ospiti delle comunità educative e del centro diurno gestito dalle Minime oblate del cuore immacolato di Maria in via Lario, a Monza: “Artisti nell’educare” è stato selezionato dalla Fondazione attraverso il bando 2018.3 dedicato all’Assistenza sociale.

Un progetto che ha cercato di “rispondere ai bisogni socioeducativi di famiglie in difficoltà, supportando i genitori e accompagnando i figli nella crescita, nel tentativo di prevenire situazioni a rischio e offrire stimoli di cui i bambini sarebbero privi”, hanno spiegato da via Lario.

E allora sono state attività di supporto allo studio con educatori e volontari, percorsi di arteterapia per sensibilizzare i bambini all’arte e per aiutarli a sperimentare e a esplorare materiali e tecniche con l’intenzione di incrementare la loro creatività e la loro autostima, così da “agevolarli nell’espressione di sé stessi e della comunicazione”. Sono stati avviati percorsi di musicoterapia, con l’intenzione di “utilizzare la musica come modalità comunicativa in grado di creare relazioni anche in presenza di difficoltà personali, favorendo l’appartenenza al gruppo e creando benessere”. Non sono mancati laboratori teatrali e creativi – anche di cucina – realizzati durante i mesi estivi. Ma non ci si è fermati a queste attività, perché sono state programmate anche diverse gite ricreative e culturali: ad esempio al Museo e Villaggio Africano del convento di Basella di Urgnano, in provincia di Bergamo, alla miniera “Marzoli Pezzaze” in provincia di Brescia e all’agriturismo “La Camilla” di Concorezzo.

A suggellare la conclusione del percorso una festa finale, che ha previsto il saggio del laboratorio di musicoterapia e l’esposizione dei lavori realizzati durante le lezioni di arteterapia.

Hanno lavorato al progetto 11 operatori e 12 volontari, tra cui anche diversi esponenti del movimento Amici della Piccola Opera. Visti gli esiti positivi raggiunti grazie ai laboratori di arteterapia e di musicoterapia, l’intenzione delle Minime oblate è quella di proseguire con le attività.

“Grazie al progetto sono state offerte occasioni educative e aggregative con lo scopo di stimolare lo sviluppo globale della persona, di favorire la socializzazione e l’affiatamento del gruppo e di aumentare l’autostima – spiegano da via Lario – Le diverse attività in campo artistico e musicale hanno permesso ai ragazzi di rielaborare esperienze personali passate e viverne di nuove, significative e positive. È stato importante offrire loro mezzi di comunicazione alternativi al verbale che hanno permesso di esternare e incanalare vissuti, ricordi, desideri, paure ed emozioni che altrimenti sarebbero rimasti inespressi: una possibilità di mettere ordine nel loro mondo interiore”.

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