Non solo casa: la “Casa della Carità” di Muggiò
La “Casa della Carità” rappresenta una soluzione temporanea: il suo scopo è quello di fornire un aiuto a donne sole e a mamme con bambini che si trovano in una situazione di fragilità e di emergenza abitativa. Prevede l’avvio di percorsi di autonomia e di integrazione sociale concordati tra ospiti e operatori.
L’associazione “Madre della misericordia” si propone di stimolare nelle ospiti l’autogestione della quotidianità, aiutandole a conciliare gli impegni della Casa con il lavoro, la scuola o i corsi di formazione, la cura dei figli ed eventuali altre attività.
Il lavoro educativo è orientato a riconoscere e valorizzare le risorse di ognuna delle donne ospiti. Il progetto ha carattere strettamente temporaneo, perché intende accompagnare l’ospite a superare un momento di difficoltà.
DONAZIONI RACCOLTE: 470 €
LE FINALITÀ
Il percorso di ogni ospite viene strutturato sulla base dei bisogni espressi, sulla storia personale e sugli obiettivi condivisi.
In particolare la Casa si propone di:
● contribuire a risolvere il problema abitativo con attenzione alle situazioni di svantaggio economico e sociale;
● fornire un supporto professionale che promuova il conseguimento dell’autonomia abitativa, economica e di vita di donne sole o nuclei familiari in temporanea situazione di fragilità;
● promuovere il rispetto delle regole relative alla convivenza civile, alla cultura della legalità e al reciproco aiuto;
● promuovere i contatti di rete e le relazioni con il territorio come sostegno e supporto al cammino verso l’autonomia.
LA STRUTTURA
È di proprietà della parrocchia San Giuseppe di Muggiò e si trova in zona Taccona. La casa, di circa 120 metri quadri, è stata ristrutturata e appositamente arredata nel mese di gennaio 2020. La capacità recettiva massima è di sei persone. A disposizione degli ospiti quattro le stanze con i relativi bagni – uno in comune con due camere. È stata allestita un’area soggiorno in comune, con una cucina dotata di elettrodomestici essenziali. Un’area verde polifunzionale si accompagna alla struttura: vi trovano spazio un orto e un giardino adatto ad accogliere momenti ricreativi e di svago, organizzati anche con il coinvolgimento delle realtà che si occupano dell’organizzazione del tempo libero. In questi mesi di emergenza sanitaria sono state applicate tutte le disposizioni previste dalle normative vigenti.
MODALITÀ DI ACCESSO
La “Casa della Carità” accoglie donne, italiane e straniere, fino a 65 anni di età. Mamme con bambini o donne sole, senza disabilità, dipendenze o patologie che richiedano particolare supporto o assistenza. Accoglie anche donne provenienti da situazioni di maltrattamenti, abusi o violenze, ma che hanno concluso positivamente i loro percorsi presso altre strutture e che intendono completare, attraverso un periodo di permanenza nella “Casa nella Carità”, il proprio percorso di autonomia.
L’accoglienza non è circoscritta a un territorio particolare: l’accesso è libero e avviene su segnalazione dei servizi sociali dei Comuni, oppure rivolgendosi agli enti caritativi della Comunità Pastorale – come Caritas, San Vincenzo e Centro di aiuto alla Vita.
Le richieste vengono accolte e valutate da un’equipe di operatori: uno o più colloqui conoscitivi con la donna, accompagnata dall’ente inviante, aiutano a comprendere al meglio i bisogni che stanno alla base della richiesta di aiuto, a spiegare l’organizzazione della struttura e valutare insieme il possibile inserimento. Vengono poi concordati, insieme agli operatori dell’Ente inviante, tempi e modalità dell’ingresso.
All’ingresso dell’ospite nella struttura è prevista la sottoscrizione di un regolamento di convivenza, di un contratto di ospitalità, di un progetto di accoglienza e di un percorso mirato.
CHI OPERA NELLA STRUTTURA
Presso la “Casa della Carità” sono impegnati un gruppo di operatori, tutti volontari: le loro funzioni sono diversificate e affiancano quotidianamente le ospiti nei loro impegni e nei casi in cui si presentino delle necessità in cui è richiesto un accompagnamento – visite mediche, orientamento al lavoro, contatti con i servizi del territorio, piccoli impegni come ad esempio la spesa.
Il lavoro di una coordinatrice ha lo scopo di accompagnare le ospiti nel loro percorso verso l’autonomia di vita: un’attività che viene concordata e monitorata con l’Ente che ha invitato l’ospite.
I volontari organizzano, inoltre, anche momenti ricreativi e attività a cui le ospiti possono liberamente partecipare:
– il cineforum presso l’oratorio parrocchiale adiacente alla Casa della Carità;
– la cura dell’orto e del giardino della “Casa della Carità”, che portano con sé la valenza educativa del “prendersi cura”, del senso di responsabilità, del limite e dell’attesa.
Il comune di Muggiò, inoltre, offre possibilità di partecipazione a momenti pubblici diversificati a cui le ospiti possono prendere parte secondo i diversi interessi.
È possibile sostenere la Casa della Carità anche con un bonifico
Bonifico intestato a Fondazione della Comunità di Monza e Brianza
Iban: IT03 Q05034 20408 000000029299
Causale: Casa della Carità Muggiò
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