Pubblicato il bando Youth Bank 2014

L’attività erogativa 2014 della Fondazione debutta con l’esperienza innovativa della “Youth Bank” giunta alla seconda edizione: il primo bando dell’anno è stato infatti studiato in collaborazione con un gruppo di 18 studenti delle scuole superiori di Monza che ha affiancato gli organi competenti della Fondazione nella definizione del focus del bando e contribuirà alla selezione dei progetti.

A disposizione 50.000 euro, stanziati con le risorse territoriali messe a disposizione da Fondazione Cariplo, per la realizzazione dei progetti di utilità sociale volti a favorire l’integrazione nella Comunità, soprattutto di soggetti a rischio di esclusione sociale o con fragilità.

“Considerata l’esperienza positiva dello scorso anno, abbiamo voluto proseguire puntando sulla coniugazione del protagonismo giovanile con l’impegno sociale. I 18 ragazzi coinvolti si sono dimostrati interessati ai problemi sociali del territorio ed al modus operandi della Fondazione. Si sono posti quesiti sulle priorità del territorio, mettendo in campo la loro conoscenza delle problematiche sociali. Ne hanno discusso insieme, in alcuni momenti anche in autonomia, definendo una proposta che potesse essere coerente con il budget a loro disposizione e con il panorama di bandi già proposti dalla Fondazione. I temi da loro indicati ruotano attorno alla parola chiave integrazione, l’integrazione tra culture diverse presenti nella comunità, l’integrazione di soggetti fragili e a rischio di emarginazione, come le vittime di sfruttamento ed i detenuti. Ritengo che questo sguardo, rivolto ai soggetti fragili ed emerso spontaneamente dai ragazzi, possa essere un segnale positivo di attenzione al benessere dell’intera Comunità da parte delle nuove generazioni”. Marta Petenzi, Segretario Generale della Fondazione

“Il dare una possibilità a dei giovani e il dare a loro l’opportunità di confrontarsi per trovare delle modalità per aiutare gli altri è ciò che mi ha colpito maggiormente di questa attività e che mi ha portato a sceglierla, quando mi è stata presentata a scuola. È un modo efficace per rendere consapevoli e responsabili i ragazzi, dando loro fiducia, fiducia di poter scegliere. Considerando soprattutto la realtà che ci circonda che spesso ignoriamo, credo che sia un modo per aprire gli occhi sul mondo di cui facciamo parte dove ci sono troppe minoranze emarginate e problemi sociali” Sara, membro del gruppo di ragazzi.

Ho scelto di partecipare a questo progetto perché desidero conoscere le organizzazioni che operano sul mio territorio nel campo del volontariato, infatti credo che sia importante per capire le problematiche presenti e le modalità di aiuto possibili, inoltre penso che sia un’occasione unica per imparare a proporre un bando, a selezionare le proposte e a gestire con intelligenza una ingente somma di denaro. Dal confronto con gli altri ragazzi è nata l’idea di proporre un bando rivolto a soddisfare i bisogni di categorie spesso trascurate come i detenuti o ex detenuti e le vittime di tratta in quanto sentiti come bisognosi di un aiuto immediato e realizzabile anche con una somma di denaro relativamente ridotta.” Irene, membro del gruppo dei ragazzi

I prossimi passi del percorso Youth Bank, in attesa di ricevere le domande di finanziamento delle organizzazioni, vedranno i ragazzi impegnati con incontri di approfondimento sulla progettazione e sulla valutazione.

OBIETTIVO DEL BANDO: sarà rivolta attenzione a progettualità volte a:

favorire l’integrazione multiculturale, soprattutto tra le giovani generazioni, attraverso la promozione ed il rafforzamento di laboratori multiculturali, attività di supporto allo studio, corsi di avvicinamento alla lingua italiana, attività che favoriscano l’aggregazione tra studenti italiani e stranieri e tra le famiglie, esperienze educative di cittadinanza attiva.

sostenere persone deboli vittime di sfruttamento e di tratta attraverso azioni di prevenzione ed interventi di informazione e sensibilizzazione sul territorio, sostegni psicologici, educativi, sociali e sanitari per le vittime, interventi di accompagnamento all’autonomia con particolare riferimento a programmi di formazione professionale finalizzati all’inserimento lavorativo.

supportare soggetti al termine del percorso carcerario attraverso attività socio educative e di reinserimento lavorativo per detenuti (ad esempio con lo sviluppo di attività culturali, sportive, biblioteche, laboratori…), lo sviluppo di progetti personalizzati rivolti a coloro che al momento della scarcerazione necessitano di essere accolti ed accompagnati in un percorso di risocializzazione ed inclusione sociale, interventi per l’acquisizione di competenze formative o lavorative.

14 febbraio 2014

regolamento e modulistica

scadenza 15 aprile

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