Sedicesima edizione per il Premio Letterario Brianza

Sport , giovani, libri. Sono le parole chiave della sedicesima edizione del Premio letterario Brianza in programma sabato 6 novembre alle 16 in sala Maddalena, a Monza.

Ospite d’onore del concorso letterario che ha visto tra i premiati più recenti Milena Gabanelli, Ivan Cotroneo, Aldo Cazzullo, Gherardo Colombo, la senatrice Elena Cattaneo, sarà la nuotatrice e campionessa paralimpica Arianna Talamona, 27 anni, reduce di un argento a Tokyo nella staffetta 4×50, due ori e due argenti ai mondiali di Londra nel 2019. Laureata in psicologia in Bicocca è star dei social dove racconta con ironia la sua quotidianità e porta avanti una campagna contro gli stereotipi e le discriminazioni verso i disabili.

Dopo un’edizione, lo scorso anno, in streaming, il Premio Brianza torna in presenza. “È una ripartenza- spiega Gianna Parri, presidente di giuria- e per questo abbiamo voluto dare un’impronta diversa chiamando come ospite d’onore una giovane campionessa paralimpica. Con il nostro Premio ad Arianna Talamona intendiamo celebrare e ringraziare tutti gli atleti che con le loro storie di coraggio, forza, determinazione e i loro successi ci hanno regalato un’estate di grandi emozioni”.

Emozioni che si ritrovano nella pagine dei libri che la giuria tecnica ha selezionato nel corso dei primi sei mesi dell’anno e che la giuria popolare formata da un centinaio di lettori disseminati in tutta la Brianza ha giudicato decretando il vincitore. Dei dieci gruppi di lettura fanno parte la Biblioteca di Seregno, la Banca del Tempo, il gruppo di San Fruttuoso, Farenheit 451 di Vimercate, Liberi Libri di Monza, la biblioteca civica di Lissone, the Book Club di Monza, gli Amici della storia della Brianza di Bernareggio e Aicurzio, il gruppo di liceali “Parini a tutto Volume” del liceo linguistico di Lissone, il gruppo “Delle professoresse” di
Monza.

I PREMI

1. IL PREMIO DELLA CRITICA
Il premio della critica va a “Italiana” di Giuseppe Catozzella (Mondadori).

L’autore, nato a Monza, è stato vincitore del premio Strega Giovani per il romanzo “Non dirmi che hai paura” in cui ha raccontato la storia tragica di Saamiya Yusuf Omar, la velocista somala che pertecipò alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 e morì annegata nel Mar Mediterraneo nel 2012 cercando di raggiungere le coste italiane. Anche “Italiana” ha come protagonista una donna, Maria Oliverio, detta Ciccilla, prima e sola donna a guidare una banda di briganti nell’Italia appena unificata del 1861, in quella che può essere raccontata come la prima guerra civile italiana. Il romanzo dà voce a chi ha combattuto nei boschi e sulle montagne dopo essere stato garibaldino e
aver fortemente creduto nell’unificazione come occasione per modernizzare ed emancipare l’Italia.

2. IL SAGGIO
Per la sezione saggi sarà premiato il volume “I libri di Vincent. Van Gogh e gli scrittori che lo hanno ispirato” di Mariella Guzzoni per la casa editrice monzese Johan & Levi.

Un saggio che racconta un volto inedito di Vincent Van Gogh, il suo amore per la lettura. Tra le pagine che lo catturano ci sono quelle di Dickens, Zola, dei fratelli Goncourt e di Maupassant, che legge e rilegge con “furore e commozione”. «I libri la realtà e l’arte sono una cosa sola per me», scrive Van Gogh. D’altra parte per lui dipingere con le parole o con il pennello non fa differenza, poiché con la grande famiglia dei scrittori prediletti condivide un preciso ideale: l’arte dev’essere per tutti, e tutti devono poterla comprendere.

3. I TRE FINALISTI
Sarà svelato solo nel pomeriggio di sabato il vincitore del Premio Brianza che vede quest’anno protagonisti tre opere di narrativa che hanno riscosso un grande successo di premi e critica.
Sono in gara (in rigoroso ordine alfabetico):

Marco Balzano , “Quando tornerò” (Einaudi) , un romanzo che racconta il dramma delle madri dell’Est costrette a lasciare i propri figli orfani per farsi carico, in un paese straniero, dei genitori di chi non riesce a prendersene cura. Un dramma per la protagonista che rientra in Romania per correre al capezzale del figlio in coma dopo un incidente e che rivive i desideri, i sacrifici, i rimpianti, i sensi di colpa di una vita che voleva diversa.

Aldo Germani, “Due case” (Morellini). Ingegnere monzese, già finalista del premio Brianza nel 2015, Aldo Germani racconta qui la storia di due case attaccate, in un paesino di campagna nell’Italia degli anni Cinquanta. A dividerle è un alto muro che ha costruito Abele, perché il fratello Pietro, appena tornato dalla guerra, gli ha rubato Nina, la donna della sua vita. Solo il piccolo Gae, figlio di Pietro e Nina, tenterà in ogni modo di superare quel muro.

Dario Levantino, “Cuorebomba” (Fazi editore). L’autore, al secondo romanzo, è docente presso il Liceo Porta di Monza. Ambienta la sua storia al quartiere Brancaccio di Palermo. Rosario, il protagonista, non trova una possibilità di riscatto nella scuola che frequenta in un quartiere bene e non trova appoggio nella famiglia che si sgretola. Finisce nelle maglie dei Servizi Sociali e, ispirato dalle sue letture clandestine, diventa una sorta di Oliver Twist, in lotta contro una legge che, nel nome dei diritti dei minori, recide i legami e separa le persone dagli affetti più cari. La sua ancora di salvezza è Anna. In lei trova il potere salvifico dell’amore che con i libri e lo sport lo affrancano da una vita di violenza e miseria.

4. I RACCONTI
Per la sezione inediti invece saranno premiati i primi tre classificati del concorso di racconti valutati da una Giuria Giovani, composta da un gruppo di studenti dell’Istituto Mapelli, del Liceo Classico Zucchi, del liceo Linguistico Parini di Lissone.

Il Premio Brianza, ideato dall’Associazione Mazziniana d’Italia, è patrocinato dal Comune di Monza, Comune di Lissone, Comune di Aicurzio, Comune di Bernareggio, Comune di Seregno. Con il contributo di Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Brianza Acque. Accesso con green pass, prenotazione obbligatoria a premiobrianza05@gmail.com.

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