«Cambiare il mondo, dalla Brianza»: ecco i sogni (concreti) di Youth Bank

Si aspettano di «imparare tante cose che potremo sfruttare anche nella nostra vita quotidiana», di «riuscire a creare progetti per giovani come noi» e di «scoprire nuovi punti di vista e nuove persone interessate a cambiare il nostro mondo o, almeno, la nostra Brianza». I giovani della Youth Bank 2023/24 hanno le idee chiare e si sono messi subito in gioco, senza perdere tempo. I quattordici studenti (tredici degli istituti superiori King di Muggiò, Mapelli, Porta e Zucchi di Monza, e uno già all’università) hanno iniziato a lavorare al bando “L’arco ai giovani”, promosso da Fondazione MB nelle scorse settimane grazie anche a risorse di Fondazione Cariplo nel mese di novembre, durante un soggiorno residenziale di tre giorni a Chiavenna: ne hanno definito obiettivi e finalità a partire dai risultati del questionario “Dicci di più sulla provincia di Monza e Brianza”, dedicato ai problemi e alle potenzialità del territorio, e attraverso la raccolta di materiale fotografico: grazie anche al contributo del Comitato Youth Bank, sono state raccolte 70 proposte e scattate 21 fotografie.

«Due i principali temi di interesse individuati: ambiente e aggregazione per i giovani. Contestualmente, è stato messo a fuoco un terzo tema importante e irrinunciabile per gli Youth Banker e, così, strumenti e percorsi di preparazione al futuro sono stati aggiunti agli ambiti di intervento», spiega Lucia Mussi, referente del progetto per Fondazione MB. «Tra le novità di quest’anno, oltre al soggiorno residenziale – prosegue – l’inserimento nel percorso di nuove figure, gli Youth Planner, ragazzi tra i 16 e i 28 anni che, rivolgendosi e trovando supporto negli enti del terzo settore del territorio, potranno ideare, presentare e realizzare progetti in linea con gli obiettivi del bando».

«La prima edizione della Youth Bank risale al 2012: da allora, anno dopo anno – precisa il suo presidente Giuseppe Fontana – ha rappresentato un’attività imprescindibile per Fondazione, che riserva un’attenzione sempre crescente alle necessità delle generazioni più giovani. La collaborazione che si sta definendo tra Youth Banker e Youth Planner conferisce ulteriore forza all’intero processo: in questo modo i giovani sono protagonisti di ogni fase del percorso».

Quest’anno per la prima volta la Youth Bank coinvolge anche alcuni professionisti di Spazio Giovani, impresa sociale impegnata da anni nello sviluppo di progetti di protagonismo giovanile. L’offerta ai ragazzi, così, è diventata ancora più efficace e strutturata: «Abbiamo deciso di allargare il target di riferimento dei partecipanti: non più solo studenti delle superiori, ma tutti i ragazzi residenti nel territorio della provincia tra i 16 e i 24 anni», spiega Amanda Milan, impegnata, con il collega Paolo Nicolodi, a seguire le attività del gruppo brianzolo.

*Articolo pubblicato sul Cittadino di Monza e Brianza del 29 febbraio 2024 nella rubrica “Il bello della comunità”

Leggi le testimonianze degli Youth Bankers

«Immaginiamo e realizziamo una vita migliore»

È il più grande degli Youth Bankers di quest’anno: Lorenzo Colombo, 19 anni, primo anno del corso di laurea in Comunicazione d’impresa e relazioni pubbliche allo Iulm di Milano. «Sono venuto a conoscenza del percorso attraverso il mio gruppo scout. Mi è piaciuto subito: ci permette di conoscere e di affrontare le necessità del territorio e questo, per me, rappresenta una grande opportunità. A Seregno, dove vivo, sono impegnato anche in politica e vorrei che la politica diventasse il mio mestiere, per questo mi piace il proposito che anima la Youth Bank», vale a dire «provare a immaginare, e poi realizzare, soluzioni valide per migliorare la qualità della vita» dei più giovani, ma non solo: fondamentale, per mettere a fuoco le necessità, il confronto tra Youth Bankers nella tre giorni di residenziale. «La nostra generazione viene considerata passiva, poco interessata a sporcarsi le mani. Ecco, il nostro gruppo dimostra il contrario: abbiamo le idee chiare e ci vogliamo impegnare».

«Le competenze sono utili anche al mio curriculum»

«Quello della Youth Bank è un percorso molto interessante, perché ci permette di scoprire, e capire, cosa c’è dall’altra parte. Di solito veniamo a conoscenza di iniziative e progetti quando ci vengono presentati: quindi, solo quando sono pronti per essere fruiti. Ora siamo noi in prima persona a farli nascere, a svilupparli». Lo spiega Lorenzo Larosa di 17 anni, studente del liceo classico Zucchi di Monza che «non vede l’ora» di scoprire quali progetti parteciperanno al bando che ha ideato con gli altri ragazzi che stanno partecipando alla Youth Bank. «Il residenziale è stato molto bello: durante quelle tre giornate ci siamo conosciuti e tra noi si è creata un’intesa che considero vincente». Le competenze acquisite «potrebbero essermi utili anche per il curriculum: stiamo imparando molte cose anche sul lavoro in team e sull’organizzazione delle risorse, competenze che ho già iniziato ad affinare all’oratorio del duomo di Monza, dove ho dato una mano a organizzare le attività estive».

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