Saper leggere il libro del mondo: torna il Festival delle Geografie

Torna a Villasanta il Festival delle Geografie: dal 15 al 18 settembre l’appuntamento è a Villasanta, in Villa Camperio.

 

Scopri il programma su www.festivaldellegeografie.it

Lo sfruttamento di risorse e le attività produttive aumentano costantemente, così le nostre emissioni di gas serra, la temperatura e le acque del pianeta. La perdita di biodiversità non è mai stata così accelerata.

“Davanti a questi moniti del mondo scientifico, si addensano nei cieli di domani diversi interrogativi. Ci attendono solo cartografie del collasso o possiamo immaginare delle vie di uscita? Esistono nuovi spazi di progresso e sviluppo? E che significato vorremo dare a queste parole? Come cambieranno le nostre abitudini quotidiane? Alcuni gruppi di ricerca parlano già di materie prime provenienti da Marte, di alimentazione a base di insetti, di città-bosco sostenibili”, argomentano gli organizzatori della kermesse culturale.

“Con la quarta edizione del Festival delle Geografie – Il Libro del Mondo, che abbiamo voluto intitolare E se domani… geografie per abitare il futuro, vorremmo capire quali di questi scenari siano verosimili e quali altri possiamo immaginare e progettare per vivere questi anni cruciali da cittadini consapevoli e attivi. La scelta del verbo abitare non è casuale e parla del nostro rapporto con lo spazio e del nostro essere cittadini. Nella costruzione della quarta edizione abbiamo avviato i lavori proprio da una riflessione sulla città e gli spazi urbani, quelli lontani e quelli vicini”.

Quelli globali, perché nel 2050 il pianeta sarà popolato da 10 miliardi di persone e i tre quarti di questi uomini e donne abiterà in aree urbane: un processo di urbanizzazione che sarà particolarmente rapido e tumultuoso nei paesi segnati dalle peggiori disuguaglianze sociali ed economiche.

Quelli vicini, perché il nostro contesto, la città diffusa brianzola, è uno spazio ibrido e per questo interessante: rappresenta un territorio misto tra Milano e le Alpi, in cui le tensioni dell’urbano e del rurale giocano una partita particolare, un territorio di frontiera che, come ogni zona di confine, offre alla lettura geografica molti spunti.

“Come cambieranno in questi anni di crisi le dimensioni fondamentali del nostro vivere associato: il nostro rapporto con l’ambiente, la politica, l’economia? Quali scelte dovremo compiere per far fronte agli interrogativi che la nuova era ci pone? Quali saranno gli effetti a medio lungo periodo dei lockdown fisici e psicologici subiti in questi anni sul nostro modo di lavorare, spostarci, relazionarci? Il turismo – la più grande industria mondiale – come muterà?

Dentro le città e le loro contraddizioni bisogna guardare in cerca di segni che ci aiutino a decifrare, ancora una volta, le pagine del Libro del Mondo e ad essere parte attiva nei suoi processi di cambiamento. In ossequio a un vecchio principio (sempre valido) cercheremo – concludono – di fare della quarta edizione del Festival un luogo in cui pensare in modo globale possa aiutarci ad agire, concretamente, a livello locale”.

L’iniziativa è promossa da La Casa dei Popoli ed è sostenuta anche dalla Fondazione MB attraverso il bando 2022.3 dedicato alle attività culturali. La raccolta fondi a sostegno del progetto è ancora attiva: anche tu puoi offrire il tuo contributo.

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